Costruito nel 1920. Faro attivo; piano focale 22,5 m (74 ft); lampo bianco ogni 10 secondi. La torre di mattoni è alta 11 m (36 ft) rotonda, dipinta di rosso con una larga banda bianca orizzontale, mentre la lanterna è nera. Wikimedia ha numerose foto. In realtà, questo è uno dei fari più fotografati di tutti i lighthouses argentini; basta per convincersi trovarlo su Google Map a 54°52’16”S-88°04’58”O, e vedere quante foto ci sono del faro in capo al mondo. I tour operator lo chiamano così (El Faro del fin del mundo), anche se è il Faro di San Juan de Salvamento che ha guadagnato quel soprannome grazie a Verne, da cui dista 140 miglia ad est.
Foto di @Gianni Boscolo
Il nome proprio, Islotes Les Eclaireurs è francese e stà per “isole di scout.” Situato nel Canale Beagle a sette miglia da Ushuaia, la città più meridionale abitata in modo permanente nel mondo. Crociere e ecotours spesso passano o visitare questo sito e il faro. E con l’occasione fanno ammirare ai turisti, estivi o invernali, foche, leoni di mare, cormorani, che non mancano mai sui diversi scogli, circondati di kelp.
Sito aperto, torre chiusa. ARLHS ARG-016; Admiralty G1320; NGA 111-2620.
Foto di @MartaOmegna
Foto di @Marta Omegna
Qui avvenne nel 1935 il naufragio del Monte Cervantes una nave da crociera con cui l’Argentina contava di stabilire contattiregolari con la sua estrema provincia antartica. I passeggeri del Monte Cerventes si salvarono tutti. Unica vittima il comandante che si lasciò affondare con la sua nave. Usanza che viene dagli anni d’oro della marineria e che Schettino ci ha fatto dimenticare, nonostante il lavoro generoso della marina militare in Mediterraneo.
Ci fù un’altra vittima: il rimorchiatore che tentò di recuperare il Monte Cervantes causa un guasto motore fu trascinato dalla corrente nel porto di Ushuaia dove fa ancora mostra di sé a pochi metri dalla strada principale.
Uomini e lighthouse 
quanti Comandanti hanno seguito nei flutti la loro nave! mi sembra sia qualche cosa piu’ di un usanza, quasi un rito!