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La Via Canadese

La via canadese ai fari del San Lorenzo e del suo gigantesco golfo

Sull’isola di Principe Edoardo

E’ la più piccola delle province marittime canadesi: misura circa 225 km di lunghezza e 1780 km di costa con una superficie è di  5.658  km quadrati. La provincia conta  63 fari e fuochi di allineamento (dei quali 37 ancora in attività, cioè in media un faro ogni 88 kmq , la maggior concentrazione di fari e luci di allineamento ( dei quali 37 ancora in attività), in media un faro ogni 88 km quadrati. Probabilmente la maggior concentrazione tra stati e province nordamericane.

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fari isola principe edward

 

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Il faro dell’isola Miscou

All’inizio del 1800 navigazioni frequenti e numerosi naufragi spronarono il governo del New Brunswich ad erigere un faro all’entrata della baia dei calori. La costruzione del faro di punta Miscou detto all’inizio Birch Point light, risale al 1856. Acceso per la prima volta il 4 novembre dello stesso anno era il secondo eretto su le rive del golfo del San Lorenzo, il primo era stato quello di punta Escuminac, del 1841, sullo stretto di Northumberland.

Il contratto di costruzione fu di 2200 lire e comprendeva la casa dei guardiani, un hangar in legno e la lanterna.

All’epoca il governo del New Brunswich cercò, invano, di far contribuire alle spese anche il Quebec poiché il faro serviva anche ai pescatori del Quebec.

Fino alla nascita della confederazione nel 1867 fu imposta una tassa di un penny a tonnellata di pesce sbarcato nel New Brunswich, da pescatori che pescavano sulle coste del nord-est e nella baia dei calori. Dopo il 1867 (anno di nascita della confederazione, di cui il primo luglio cade la festa nazionale, il Canada Day) tutti i fari divennero proprietà e responsabilità del governo federale.

La massicia torre octogonale in legno è alta 23 metri al di sopra del mare. Due enormi putrelle di pino, squadrate con l’ascia, formano le colonne. Il legno è stato immerso a lungo nell’acqua marina per migliorarne la stagionatura. All’inizio una lanterna rossa a lampi, alimentata a brugo, era visibile fino a 12 km (7 miglia) con tempo chiaro. In seguito grazie a nuove tecnologie, il sistema ha conosciuto diverse modifiche e miglioramenti.

Il primo sistema di illuminazione:

tra il 1856 e il 1893. La prima lampada del faro di Miscou emetteva una luce fissa rossa. Importata dall’Inghilterra il sistema era detto catottrico ed era composto da otto lampade munite ciascuna di un riflettore parabolico in acciaio levigato di una ventina di pollici di diametro (circa 44 cm.). Le lampade erano alimentate con grasso di foca preso da un serbatoio comune. I custodi accendevano le otto lampade tutte le sere. Disposte circolarmente proiettavano la luce in tutte le direzioni. In inverno bisognava scaldare l’olio per renderlo fluido, ed impedirgli di gelare.

Nel 1873 il grasso di foca venne rimpiazzato dall’olio di carbone (bitume o derivati del petrolio) che manteneva fluidità anche in inverno. Nello stesso anno venne installato un corno da nebbia il cui stridìo o fischio poteva essere sentito, con tempo cattivo ad 11 miglia.

Nel 1893 si rimpiazzano le otto lampade con una ruotante a eclissi (ruotava poggiata su una vasca di mercurio) visibile a 14 miglia (22 km e mezzo).

Nel 1896 viene installata la telegrafia.

Nel 1907 (all’incirca) viene posato un riflettore a otto lenti a gradoni. montate su un prisma che rimpiazzava il sistema degli specchi parabolici.

L’ultimo sistema di illuminazione fu una lampada a vapore di mercurio di 700 watts che emetteva un raggio azzurrognolo visibile da 40 miglia in mare.

(fonte: documentazione presa in loco)

phare ILE MISCOU 3

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le bout de l'ile MISCOU et son phare

Il faro di POINT PRIM

Il faro di punta Prim è il più antico dell’isola Principe Edoardo; segnala l’entrata della baia di Hillisborough e il porto di Charlottetown distante una decina di miglia a nordovest del faro.

La torre circolare in pietra è dipinta in bianco ed è alta 18,2 metri. Questo faro è in servizio dal 1845. E’ una della rare costruzioni in muratura circolari. Ideato da Isaac Smith e costruito  da Richard Walsh. I mattoni utilizzati in origine erano ricoperti da scandole  in legno, all’interno del faro si può ancora vedere l’intelaiatura originale. Il faro è stato automatizzato nel 1869. L’isola è separata dalla stretto di Nothumberland  che nel suo punto più stretto è superato anche dal Bridge Confederation. Un ponte di oltre 12 km che unisce l’isola con il New Brunswik, costruito nel 1997. Se si sceglie questa strada, si atterra nel New Brunswich a poche km, verso est-est sud dalla baia di Fundy, dove si registrano le escursioni di marea più elevate del mondo.

Il faro Panmure Head

Il faro di Panmure  Head (46°8’39.33N 62°27’59”W) è una costruzione ottagonale di cinque piani alta 17,7 metri. Nella estremità sud ovest della baia di Cardigan, fu costruito nel 1853. E segnalava l’entrata del porto di Georgetown la capitale provinciale. Fu il primo faro in legno costruito sull’isola del Principe Edoardo edificato con il contributo dei costruttori navali locali. Il legno necessario venne reperito “in loco”. Nel 1908 su installato un segnale da nebbia, era il primo faro in Canada ad utilizzarlo. Nel 1985 il faro è stato automatizzato.

Il faro del porto marittimo di Victoria

Victoria  un tempo fu uno dei porti più promettenti dell’isola. Victoria possedeva un solo fuoco di allineamento che era posto in due luoghi poco distanti. La torre di 10,7 metri fu costruita nel 1879 e costituiva anche la luce di allineamento anteriore di Leard e quella di allineamento posteriore di Palmer. Eistono in zona altri tre aiuti alla navigazione: il fuoco posteriore di Leard (di 13,7 metri) del 1878,  il fuoco posteriore di Wrigth ( 9,75 m), 1894 e quello anteriore ( 3,7 m) costruito dieci anni dopo nel 1903. Il museo marittimo del faro di Victoria aperto nel 1990 ospita ed espone una collezione di fotografie che descrivono lo sviluppo del porto e la storia dei custodi che si sono succeduti negli anni. La torre attuale sostituisce una balise eretta su un albero nel 1869.

 Il faro di North Rustico Situato nella costa nord dell’isola, fu costruito nel 1876, elettrificato nel 1960

Il faro della baia New London Anch’esso sulla costa nord dell’isola Principe Edoardo, costruito nel 1876, elettrificato nel 1960.

Il faro di Seacowhead, si trova invece sulla costa meridionale.

All’inizio del 1800 la navigazione intensa e numerosi naufragi incitarono il governo del New Brunswich a elevare un faro all’entrata della baia del calore (baie des Chaleurs).

La costruzione del faro a Ile Miscou 48°03’34.64”N 64°29’33.48”W, il cui nome un tempo era “birch Point light” risale al 1856, acceso la prima volta il 4 novembre di quell’anno. Questo faro era il secondo eretto sulle rive del San Lorenzo mentre il primo era quello alla punta Escuminac, costruito nel 1841 sullo stretto di Northumberland. Al costo di 2200 lire, il contratto di costruzione comprendeva anche la casa dei custodi, un hangar di legno e la lanterna. All’epoca il governo del New Brunswick tentò, senza successo di attribuire una parte dei costi al governo del basso Canada, in particolare di Quebec perché questo faro serviva ai suoi pescatori e chiunque navigasse in quei paraggi.  Fino alla nascita della confederazione canadese, avvenuta nel 1867 per pagare il mantenimento del faro fu imposta una tassa sullo sbarco di pescato nei porti del New Brunswich a tutti i battelli che frequentavano le coste nordorientali della baie “des chaleurs”. In seguito, dopo il 1867, anno di nascita della confederazione canadese tutti i fari del paese diventarono proprietà e responsabilità del governo federale. La  massiccia torre ottagonale in legno del faro si eleva 23 metri sopra il livello del mare. Due enormi tronchi di pino tagliati a mano con l’ascia formano le colone angolari. Il legno è stato messo a invecchiare nell’acqua di mare per diversi giorni per renderlo più solido e potesse essere conservato meglio. In cima una lanterna rossa emetteva i suoi lampi era visibile fino a 12 km (cioè 7, 8 miglia) con tempo chiaro. In seguito grazie a nuove tecnologie il sistema di illuminazione subì diversi modifiche.

Tra questi i premi sistemi d’illuminazione tra il 1856 e il 1893,

la prima lanterna del faro di Miscou  emetteva una luce fissa e rossa. Importata dalla Gran Bretagna il sistema detto era catoptrico era generato di 8 lampi ciascuno dotato di uno specchio di acciaio lucidato di una ventina di pollici di diametro. Il fuoco che  emettevano era alimentato ad olio di foca preso da un unico serbatoio. I guardiani dovevano accendere le otto lampade ogni sera e spegnarle la mattina. Disposte in cerchio proiettavano le loro luci in tutte le direzioni. I Inverno bisognava prima scaldare l’olio per impedire che gelasse. Nel 1873 l’olio di foca fu rimpiazzato da olio di carbone che assicurava maggiore fluidità specie in inverno. Nello stesso anno venne collocato uno fischio detto corno da nebbia a vapore. Il suo sibilo poteva essere sentito da una distanza di 17 km e mezzo (11 miglia nautiche) con il cattivo tempo.

Nel 1893 furono sostituite le otto lampade con una ruotante ad eclissi (che era posta su un letto di mercurio, ed era visibile da 14 miglia (22,5km) in mare. Nel 1896 venne installato un telegrafo senza fili. Intorno al 1907 un riflettore a otto lenti a gradoni su prisma rimpiazzo gli specchi parabolici. L’ultimo sistema di illuminazione fu una luce emanata da una lampada a vapore di mercurio di 700 watts che emetteva un raggio blu a 40 miglia sul mare.

( fonte da documentazione posta ai piedi del faro, integrabile con http://www.routedesphares.qc.ca/fr/pdf/cartephares2013.pdf )

Il faro di Punta aux Pères

Fu costruito nel 1909, è uno dei più elevati del Canada con i suoi 33 metri di altezza (e i 128 scalini per salire alla sua torre in cemento con otto contrafforti aggettanti, si presenta come un’architettura audace. La luce diottrica (pesante una tonnellata in vetro e lamiera, e la sua scala interna originale sono ben conservati.

Gli addetti al corno da nebbia, il custode e l’assistente hanno abitato nella casa costruita nel 1905-1906. Il custode e il suo assistente partecipavano alla sicurezza della navigazione sul fiume prendendo il oro quarto di guardia a turno ma assicurando una presenza di 24 ore durante la stagione di navigazione.

All’alba spegnavano il faro, pulivano i vetri e le lampade ed erano pronti ad accendere il faro un’ora prima del tramonto. Restava comunque molto da fare, curare il terreno e lo stabile, se necessario avviare manualmente il segnale sonoro, stendere i rapporti e il giornale di bordo, rilevare le maree. E nel caso rimboccare l’olio. Lavoro che progressivamente si allegerì con le nuove tecnologie che venivano introdotte, ad esempio la lampade senza riflettori, i segnali sonori ad aria compressa, infine con l’automazione del 1970 la stazione perde la propria anima. Tutto ormai funziona elettronicamente e sono sufficienti delle visite di controllo periodiche di un ispettore.

Il mestiere di custode o guardiano di faro è stato travolto abbastanza rapidamente dall’onda della modernità. A Pointe aux Pére rimangono i ricordi nel solco di quanto hanno fatto questi coscienziosi lavoratori per assicurare le sicurezza della navigazione sul San Lorenzo. (fonte note cartellone davanti al faro).

 

phare de NEW LONDON BAY          phare de NORTH RUSTICO         PHARE DE POINT PRIM        PHARE DE SEACOWHEAD 1        PHARE DU PORT MARITIME DE VICTORIA 1

phare ILE MISCOU 2  PHARE DE PANMURE HEAD

 

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